sabato 19 giugno 2010

Il mio museo

VIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Riproduzione Animale
Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna
Ozzano dell'Emilia, 17 giugno 2010



mercoledì 16 giugno 2010

Non so ballare

Oggi sono andata a fare la mia prima vera visita fuori da qui, sul lago di Massaciuccoli: di passaggio a prendere l'ecografo in facoltà, e poi da Wilma, un'asinella straordinaria. A tratti spaventata, lo dice la sua faccia quando si avvicina la mano. Tra l'altro i proprietari hanno il timore che scappi perchè ah tutto l'agriturismo a sua disposizione, lei, invece, è viva e va dove vuole. Non è tanto alta, non altissima, di un grigio strano: peli rossi, bianchi e neri per un colore speciale. La pancia è sorridente e grande, il feto felice e la presentazione quella giusta. Penso sia circa all'undicesimo mese di gravidanza, presto partorirà.

"Maometto ritorna a casa, dove la figlia Fatima lo attende. Ormai sa tutto del mondo, che egli stesso ha contribuito a creare. Esso ha due culmini. Quello supremo è un Dio che egli non può vedere, o vede soltanto nella profondità del cuore. L'altro culmine è il Paradiso, che invece riempie il suo sguardo: mentre lo percorre, contempla la nostra stessa realtà terrena, più bella, ricca e luminosa, portata in alto e spiritualizzata. Tra l'invisibile e il meraviglioso visibile, egli conosce la vita felice."

E "non si ode il graffiare di un calamo", ma solo di fiori molto molto belli.

lunedì 15 febbraio 2010

...l'incontro








Ah, Roma dolce Roma.




Bel match. Bella giornata di sport. Restano da vedere le altre partite, di quello che è il torneo di rugby migliore al mondo.

giovedì 11 febbraio 2010

The perfect 10

Si, lo so, di numeri 10 ce ne sono tanti, ma nessuno è come lui. Il re dei fly half, uno dei migliori mediani d'apertura che la storia del rugby possa ricordare, l'attuale detentore del record delle marcature di tutti i tempi, lui, Jonny Wilkinson, il poeta dei campi verdi inglesi con la palla ovale in mano.

Non so bene come possa essere definito un campione, ma nel mio onirico immaginario questo ragazzo lo è. Forse perchè se c'è lui in campo non puoi non sentirlo, forse perchè anche se sbaglia non può dire di non averci provato, forse perchè è capace di centrare i pali da angolazioni impossibili e distanze inarrivabili, ma con leggerezza e precisione propri dei fini pittori, forse perchè ti fa credere che la palla segua quel senso, dettato, del gioco quando poi con la bacchetta magica che vive dentro i suoi polsi spiazza tutti e si trova già oltre la linea di meta, forse perchè è tenace sensibile e generoso come un asino, forse perchè nenche si contano gli infortuni che ha avuto, ma come tutte le volte, come tutti i suoi placcaggi, eccolo di nuovo in campo.

Roma, domenica 14 febbraio 2010.
Stadio Flaminio.
Seconda giornata del Six Nations Championship.
ITALIA vs INGHILTERRA.
Frà, il mio amico cosentino di sempre, e Alice, la sua ragazza, hanno trovato i biglietti.
Io vado a vedere Jonny Wilkinson!

lunedì 8 febbraio 2010

Invictus

Invictus significa invincibile. Significa, anche, il nome di un film, il nome dell'ultimo film su Nelson Mandela, e che un signore di nome Clint Eastwood ha deciso di celebrare così, con il talento e l'incommensurabile saggezza di Morgan Freeman, i 20 anni dalla sua liberazione. Gli ingredienti per un film che parla di rugby, insomma, ci sono tutti. Non di apartheid, non di violenza, non di cecità, ma di rugby.

Seguo questo sport da quand'ero ragazzina. Da quando non capivo nulla di ciò che succedeva in quei campi fangosi. Ma anche allora mi bastava. Mi bastava vedere quei corpi sbriciolarsi per terra, lanciarsi sull'avversario, intrecciarsi tra loro, scattare sulla fascia, tuffarsi in meta o con la testa contro un palo, ma alla fine essere una squadra, una sola intendo, non quindici contro quindici, ma trenta e basta, trenta tutti insieme. Se vai a vedere una partita di rugby non esistono le tifoserie, non esistono barriere, qualsiasi gesto antisportivo che venga dal pubblico o dal campo viene condannato, perchè diversamente la palla muore.

"Nessun altro gioco permette agli uomini di sbattere a terra gli avversari per poi aiutarli allegramente a rialzarsi, e quindi subire un trattamento simile a loro volta. Per i ragazzi, il rugby è il gioco che rappresenta il sole della loro vita, quando il mondo è pieno e tondo e c'è prosperità e meraviglia nell'aria: uno sport mentale e fisico, e un test e una risorsa per il carattere. Il rugby infonde tutte le qualità di abilità e coraggio, generosità, cooperazione e altruismo che conferiscono a questo sport il fascino universale che ha gli occhi degli uomini dallo spirito libero." (lettera anonima inviata al 'Sydney Morning Herald' nel 1995 - tratta da "L'arte del rugby" di Spiro Zavos).

E chiaramente ci sono anche loro!

venerdì 5 febbraio 2010

Alea iacta est!




Circa un anno fa, lo ricordo con forza, ci trovavamo in piazza ai piedi della torre che pende a far lezione su ed insieme a loro, i miei compagni di vita, per manifestare in difesa e contro la privazione di un'istruzione equa, intelligente e possibilista. Ieri, la politica egemonica di questa strana scarpa che si chiama italia, ha mosso nuovamente il boia: un bel calcio allo sgabello e giù tutti, impiccati e distrutti. Il credere nell'importanza delle parole e non dei numeri è stato sconfitto. Le proteste, gli sforzi, la generosità della battaglia si sono vanificati per l'ennesima volta. Non ci guardano, non ci ascoltano...

Quel che non capisco è perchè 'il manifesto', quotidiano che adoro, mi maltratti così!
E' proprio vero che c'è sempre da imparare...

domenica 31 gennaio 2010

Tempi moderni



Nonostante faccia male camminare con un peso così, io preferisco la natura.
E voi cosa scegliete?